giovedì 1 febbraio 2018

Wine Tasting #01: Veneto


1 febbraio.
Buon 2018, amici.

Col nuovo anno mi sono presa una pausa dal blog per allontanare quell'ansia del dover cucinare per forza qualcosa di nuovo e originale entro delle scadenze autoimposte, ma anche dai social che mi appaiono sempre più votati all'apparenza e sempre meno interessanti.
Nel frattempo mi sono dedicata a me stessa e soprattutto alla mia nuova vita lavorativa come home stager e stylist d'interni. Il percorso è ancora in salita, ma aver focalizzato la mia strada è per me davvero importante.

Ritorno oggi con una rubrica nuova nuova, nata soprattutto per due motivi.
Quello principale è leggermente nostalgico. Quando ho aperto questo blog, vivevo in un piccolo bilocale con Gio (l'altra metà della muffina) e avevamo iniziato una nostra piccola tradizione: ogni tanto comprare una bottiglia di vino, facendo attenzione che ogni volta fosse di una regione italiana diversa.
Avevo addirittura scritto tre elenchi delle regioni italiane: uno da appendere in cucina e le altre da inserire nei nostri portafogli pronti per essere consultati al negozio. Perfino i nostri ospiti, se volevano portarci del vino, erano pregati di sceglierlo tra le regioni mancanti.
Purtroppo non abbiamo mai finito l'elenco ... anche perchè, diciamolo, non eravamo (e non siamo tuttora) delle gran bevitrici.

Il motivo secondario è l'egemonia birraia in cui mi trovo a vivere ora ;)
Aure ha una passione sfrenata per le birre, in particolare quelle artigianali; questo mi ha
fatto apprezzare diversi tipi di birre, ma sono veneta e figlia di un produttore amatoriale di (ottimo) vino. Qualcosa iniziava a mancarmi.

Posso aggiungere in realtà anche un motivo extra: sono sempre in difficoltà quando devo scegliere un vino. Che sia in un locale, in un ristorante o in un negozio non è facile per me far capire ciò che mi piace o orientarmi nelle descrizioni scritte sulle etichette delle bottiglie. A Verona bevo nel 99% dei casi il vino di mio papà e capirsi è decisamente più facile!

Ecco quindi la mia idea: assaggiare un vino al mese, sempre di una regione italiana diversa, condividendo con voi una mia piccola descrizione per capire, io per prima,
i miei gusti e imparare poi a spiegarli agli altri. Userò quindi il blog come una sorta di blocco degli appunti per memorizzare ciò che ho provato.

L'esperienza dei vini è pur sempre personale e la comunicazione del gusto in generale piuttosto difficile, quindi la mia descrizione sarà senza dubbio soggettiva e da vera principiante ... ma ci proverò! Spero divertirà anche voi :)
 

Ho voluto iniziare dalla mia regione con una bottiglia di Soave, vino bianco D.O.C. prodotto proprio nella zona di Verona dove sono nata e cresciuta.
Sempre qui nascono anche il Soave Superiore e il Recioto di Soave, due vini D.O.C.G. di qualità ancora superiore.

N.B. Non è un post pubblicizzato: ho scelto il vino in base alla regione, alla descrizione riportata nell'etichetta sul retro e alla disponibilità nel negozio (in questo caso bio).
In particolare sceglierò tra i vini certificati vegan, purtroppo non tutti lo sono: durante la produzione di alcuni vini infatti potrebbero essere usati albumina, caseina, ossa o membrane animali per chiarificare il prodotto o renderlo meno torbido. Pazzesco!



Vino: Soave (Denominazione di Origine Controllata)
Cantina: La Cappuccina
Zona: Monteforte d'Alpone (Verona)
Vitigno: Garganega (è una varietà autoctona italiana)
Gradazione alcolica: 12%

Colore: giallo paglierino con sfumature verdognole.
Olfatto: aroma intenso, fresco e fruttato .
Gusto: leggero, vivace e fresco, quindi con una certa acidità ma non eccessiva; tale freschezza lascia una buona persistenza e una piacevole sensazione in bocca.

Impressioni generali: pur non rispecchiando le caratteristiche dei miei vini preferiti (ovvero quelli dolci), posso dire che mi sia davvero piaciuto: è leggero, aromatico e non stanca, risultando quindi piuttosto beverino. Sarò di parte, ma sa della mia campagna.
Il nostro abbinamento: pane di grano duro con formaggio vegan di riso; pasta integrale con fagioli e/o verdure leggermente pepate.

Come ogni vino bianco si serve freddo. Attenzione, non ghiacciato!


***
Se avete opinioni, appunti, consigli o racconti,
sono tutta orecchi.
A presto.

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